domenica 7 agosto 2011

Mostra "Condivisione di Affetti"

Dal 27 luglio al 30 settembre, opere d’arte dalla Galleria degli Uffizi in mostra nel borgo abruzzese di Santo Stefano di Sessanio, simbolo del programma di recupero dei borghi dell’aquilano devastati dal terremoto del 2009.


Una grande Mostra di opere d’arte della Galleria degli Uffizi di Firenze, allestita per due mesi a Santo Stefano di Sessanio (AQ), custode da sempre di uno dei simboli delle testimonianze architettoniche lasciate in eredità dalla storica famiglia fiorentina agli abruzzesi e agli italiani: la torre dei Medici.

L’evento, promosso dal Comune di Santo Stefano di Sessanio e la Galleria degli Uffizi, si inserisce nei programmi di recupero dei borghi dell’aquilano devastati dal terribile sisma del 2009, offrendo un supporto e un’occasione di rinascita importante per il turismo nel nostro territorio. Un’iniziativa di rilancio turistico e valorizzazione che vede il nuovo Sindaco Antonio D’Aloisio, tutta la Giunta comunale e gli abitanti dello splendido borgo mediceo accomunati in uno sforzo comune per permettere a questo grande evento di essere realizzato, nonostante le grandi difficoltà logistiche ed economiche da affrontare.

ALBERGO DIFFUSO: un modello internazionale per il recupero e la valorizzazione dei borghi antichi.

Un percorso che vede nuovamente in prima fila il giovane imprenditore Daniele Kihlgren che nel 2004 ha deciso di investire sul patrimonio artistico e ambientale di Santo Stefano di Sessanio, acquistando una parte del borgo per realizzarci un “albergo diffuso”. Un proficuo “incontro” tra pubblico e privato (Comune, Ente Parco e Sextantio), sancito dalla Carta dei Valori, divenuto negli ultimi anni un significativo modello di sviluppo internazionale per tanti borghi storici abbandonati o spopolati, e che ha fatto di Santo Stefano uno dei luoghi più famosi d’Italia e apprezzato a livello internazionale, divenendo l’ormai noto “modello Santo Stefano di Sessanio”.

In mostra prestigiose opere che ripercorrono i secoli della tradizione figurativa: dall’antichità al Novecento.

La mostra “Condivisioni Di Affetti,” si inserisce in questo contesto con un significativo valore culturale e scientifico, garantito dal “marchio di fabbrica” testimoniato dal prestigio della Galleria degli Uffizi e del suo direttore, nonché curatore della mostra, Antonio Natali. Opere di pregio provenienti dal patrimonio del museo fiorentino, che spaziano dall’antichità al Novecento, attraversando i secoli grandi della tradizione figurativa, con un’attenzione particolare a quella fiorentina. Tante le opere interessanti da guardare con attenzione. La “Madonna della Gatta”, ritratto del ’600 di Federico Barocci, scelto anche come immagine di presentazione della mostra; il Ritratto di Sisto IV di Tiziano; la “Madonna col Bambino e i Santi Martino e Dorotea”, del pittore del ’500 Benvenuto Tisi detto Garofalo; i ritratti a Luce e Elica Balla dell’artista dei primi del Novecento, Giacomo Balla.

Determinante l’impulso del COMITATO presieduto da Walter Mazzitti.

La mostra, nata con l’impulso determinate del Comitato per il rilancio di Santo Stefano di Sessanio presieduto da Walter Mazzitti, è concretamente, così come sottolinea il titolo stesso della manifestazione, una condivisione di affetti tra la città di Firenze e il borgo abruzzese. Entrambe vittime di due eventi che hanno provocato lutti e dolore. A Firenze una bomba, in via dei Georgofili, ferì in maniera crudele e senza giustificazione alcuna uno dei simboli dell’Italia nel mondo, la Galleria degli Uffizi, a Santo Stefano di Sessanio, un evento naturale, il terremoto, ha cambiato la geografia dei luoghi.


ANTONIO NATALI: “Ogni opera d’arte corrisponde a un sentimento, a una condivisione di affetti”.

Le opere, come sottolineato da Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi “nel 2003 furono in gran parte esposte agli Uffizi, nella sala delle Reali Poste, in una mostra che volli intitolare Inventario di affetti, perché si trattava per lo più di acquisizioni nuove e dunque di nuovi numeri inventariali; e però ognuno di quei numeri corrispondeva più a un sentimento che a un manufatto. Sicché oggi – ha concluso Natali – mutata l’occasione, ma pur sempre di sentimenti trattandosi, il titolo s’è di poco variato e in epigrafe s’è voluto fosse scritto: “Condivisione di affetti”. L’evento è perciò un segno concreto di solidarietà da parte del prestigioso museo fiorentino nei confronti d’un luogo d’incanto, Santo Stefano di Sessanio, stretto da un legame indissolubile con la città di Firenze. Il borgo fu territorio di dominio della Famiglia dei Medici nel Rinascimento e proprio in questo periodo raggiunse il suo massimo splendore come base operativa della Signoria di Firenze per il commercio della lana “carfagna”, qui prodotta e poi lavorata in Toscana, venduta in tutta Europa.

LA TORRE DEI MEDICI: simbolo da recuperare di Santo Stefano di Sessanio e dell’indissolubile legame con la città di Firenze

Testimonianza di questa storia è la Torre Medicea, simbolo del paese, andata purtroppo distrutta durante il sisma del 6 aprile 2009 assieme ad altre autentiche perle dell’architettura aquilana. Interi borghi, testimoni di una storia millenaria tra le vette del Gran Sasso d’Italia e del Sirente-Velino, fortificazioni, chiese e palazzi storici, letteralmente sgretolati e trasformati, emblema oggi della distruzione di un patrimonio di cultura e di arte tra i più belli d’Italia.

LA MOSTRA SARA’ APERTA DAL 28 LUGLIO AL 30 SETTEMBRE.

La mostra, che sarà aperta al pubblico dal 28 luglio, e che chiuderà i battenti il 30 settembre, è allestita nell’edificio comunale e in alcune caratteristiche sale del borgo mediceo, Le Carceri e le Botteghe dell’artigianato domestico, dei decotti e dei fermentati, dove sarà possibile ammirare le pregevoli opere d’arte, i dipinti e le sculture, facenti parte di una mostra (opportunamente rivisitata) già realizzata per celebrare il restauro di quella parte degli Uffizi che in via dei Georgofili, fu seriamente danneggiata da un attentato terroristico.

UN PRIMO PASSO VERSO IL GEMELLAGGIO CULTURALE TRA SANTO STEFANO DI SESSANIO E FIRENZE.

A sostegno della manifestazione culturale, tra le più prestigiose dell’estate abruzzese, contributi pubblici e privati.

La mostra “Condivisione di Affetti” è il primo passo di un percorso che funge da apripista a una serie di manifestazioni che vedranno i due comuni impegnati insieme per rendere più solido nel tempo un rapporto sancito nel periodo più importante dell’intera storia di Firenze. Prossimo appuntamento potrebbe essere infatti un gemellaggio culturale tra i due comuni proprio all’insegna della solidarietà. Un gemellaggio già caldeggiato dalle varie Amministrazioni che si sono succedute dall’inizio degli anni 2000 e confermato dall’interesse manifestato dall’Amministrazione fiorentina nei giorni successivi al terremoto per sostenere economicamente proprio la ricostruzione della Torre medicea di Santo Stefano di Sessanio. Una manifestazione quindi ricca di spunti che si presta a tante e diverse narrazioni, a tanti e doverosi ringraziamenti. Il primo dei quali è indirizzato alle istituzioni pubbliche e alle aziende private che hanno reso possibile la realizzazione di questo evento. Grazie a un’integrazione di contributi pubblici e privati infatti, "Condivisione di Affetti" vedrà la luce il 27 di luglio e nel ringraziare Costruzioni Iannini, Ziaca 2, Mirror Foundation ed Enel, intendiamo ringraziare tutti coloro che hanno generosamente contribuito alla realizzazione di questo evento culturale che già si segnala come uno dei più importanti dell’estate abruzzese.

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L’organizzazione dell’evento è curata dal Comune di Santo Stefano di Sessanio, dal Comitato per il rilancio di Santo Stefano, e CARSA the Thinking Company.

Per informazioni: Comune di Santo Stefano di Sessanio (AQ)
Via Benedetta
te. +39 347 2406954

Apertura:
tutti i giorni dalle ore 10:30 alle 20:30
Ingresso: €5,00

Per informazioni sul progetto Sextantio:
Sextantio S.p.a.
Tel. 0862.899112 – fax 0862.899656
malto: kihlgren@sextantio.it

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